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Le Bacchette, il nostro primo strumento (Prima parte). www.maurodepaulis.com

  • Immagine del redattore: Mauro De Paulis
    Mauro De Paulis
  • 29 mag 2019
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 19 gen 2020


Forse non ci hai mai pensato ma le bacchette, sono il collegamento diretto tra te e la batteria.

In pratica il nostro primo strumento e riveste quindi un ruolo fondamentale.

Ti è capitato e ti capiterà di entrare in un negozio di strumenti musicali alla ricerca delle bacchette più adatte a te e sentirti come Hanry Potter alle prese con la scelta della sua "bacchetta magica" nel negozio del signor Olivander, intimidito, confuso e impressionato dalla vasta gamma di modelli offerti dai diversi produttori. E’ normale, anche per un batterista esperto. Tuttavia, scegliere la bacchetta giusta può fare la differenza tra una buona e una cattiva performance. Quindi, se sei alla ricerca di bacchette per studiare sul Practice Pad, esercitarti a casa con la tua batteria elettronica o per una jam session con la tua band, questo è il post che fa per te.

Prima di tutto… come e fatta una bacchetta?

Per capire meglio cosa rende una bacchetta diversa da un'altra,

diamo una rapida occhiata alla sua anatomia.

Le parti che compongono una bacchetta sono:

  • La punta: di varie forme e dimensioni

  • Il cono: la lunghezza varia

  • Il corpo o tronco: di varie lunghezze e spessori

  • L’impugnatura: che in alcuni modelli ha una ulteriore punta per offrire una maggiore versatilità.

Le dimensioni sono identificate da numeri e lettere. Più basso è il numero, più spessa è la bacchetta. La catalogazione con le lettere, A, B e D, è stata introdotta per la prima volta agli inizi del 1900 e servivano a indirizzare il batterista riguardo la situazione più adatta all'utilizzo e il loro significato era:

  • A: Orchestra Sinfonica

  • B: Banda

  • D: Dance Band (orchestra da ballo)

(Al giorno d'oggi però non è più così, quindi non affidarti solo alle lettere per fare la tua scelta.)


Per quel che riguarda il presente, le misure (o taglie) delle bacchette, ormai sono diventate uno standard. Il che significa che una 7A sarà sempre più sottile di una 5A, mentre una 2B sarà più spessa di una 5B e così via, e questo indipendentemente dalla marca. Ad esempio, una Vic Firth 7A è leggermente più spessa di una Regal-Tip 7A.


E quindi?… Quale modello dovrei scegliere?


Per chi inizia, il consiglio generale è quello di utilizzare bacchette 5A, queste bacchette consentono di suonare praticamente qualsiasi stile musicale. Per quanto riguarda lo studio e l’allenamento sul rullante o sul Pad, io consiglio di usare bacchette più pesanti tipo le 2B, indicate per allenare e sviluppare alcuni muscoli delle mani e dei polsi.


Segue una lista con le misure più usate e una breve descrizione:


  • 7A - Sottile, ideale per il jazz.

  • 8D - Come le 7A ma un po' più lunghe.

  • 1A - La bacchetta più lunga in circolazione.

  • 5A - La bacchetta "standard" per tutte le situazioni.

  • 3A - Poco più lunga e spessa della 5A.

  • 5B - Più corta ma più spessa della 3A.

  • 2B - Pesante, ideale per la studio e la pratica sul pad.


Ora, diamogli un'occhiata più da vicino.

La punta delle bacchette (anche detta oliva)


La forma e il materiale della punta definisce il suono che otterrai, più grande è la superficie che viene a contatto con la batteria, più scuro sarà il suono. Quindi, ad esempio, una punta rotonda produrrà un suono molto più definito di una a oliva. Inoltre, tieni presente che questa differenza la percepirai soprattutto suonando sui piatti più tosto che sui tamburi. La punta di una bacchetta può essere fatta principalmente di due materiali. Naturalmente di Legno, che è il materiale più diffuso. Non è durevole nel tempo, ma è quello più usato e offre la più vasta gamma di sfumature. Poi ci sono le bacchette con la punta in Nylon che ha un suono molto più brillante sui piatti. Il vantaggio principale del nylon è che è molto più durevole. (Nota: personalmente preferisco quelle in legno ;)

Scegliere un tipo rispetto all'altro è ovviamente molto soggettivo, ma un fatto è certo:

Le bacchette con punte in legno sono usate in TUTTI i generi musicali, mentre per esempio vedrai raramente un jazzista suonare con bacchette con l’oliva in nylon.

Comunque sono gusti…


Il cono


La dimensione del cono influenza il bilanciamento e quindi la quantità dei rimbalzi di una bacchetta. Un cono corto: offre meno rimbalzo, maggiore potenza e maggiore durata di vita della bacchetta. Un cono medio: offre una bacchetta equilibrata. Un cono lungo: offre più rimbalzo e una risposta più rapida. Quindi se sei uno che pesta sodo e principalmente suoni Hard-Rock / Metal, prediligerai una bacchetta con il cono corto. Se suoni jazz o altri generi che richiedono più sensazioni dinamiche, sceglierai bacchette con un cono più lungo.

E se vuoi una bacchetta più versatile per poter suonare qualsiasi genere, un cono medio sarà la scelta migliore.


I Materiali delle bacchette


  • Legno

  • Fibra di carbonio

  • Alluminio

  • Poliuretano (plastica)


Ora, la stragrande maggioranza delle bacchette è fatta di legno, e quelli più usati sono:


Hickory

Offre la miscela più equilibrata di densità, peso e forza. (Pop-Rock)

Acero

E' il legno più leggero di tutti, usato principalmente per suonare con dinamiche leggere e a velocità più sostenute. (Jazz)

Quercia

Il legno più pesante e denso dei tre, le bacchette prodotte con questo legno sono molto resistenti e sono ideali per i “pesta sodo”. (Hard Rock / Metal)


Per quanto riguarda altri materiali, come la fibra di carbonio e l'alluminio, il loro principale vantaggio è senz’altro la durabilità. Io non le uso quindi non saprei cosa consigliarti.

Se sei curioso su internet troverai di tutto e di più.


Bacchette Zildjian Anti-Vibe.


Inserendo un piccolo pezzo di gomma in un foro praticato all'estremità inferiore della bacchetta, Zildjian ha trovato il modo per ridurre le vibrazioni causate dai colpi durante la performance. Particolarmente adatte, come il marchio stesso raccomanda per le batterie elettroniche, possono comunque essere usate sui classici tamburi. Il motivo di questa soluzione è che, a differenza di una classica bacchetta in legno che percuote un rullante, dove le vibrazioni vengono distribuite in maniera equilibrata tra bacchetta e pelle, su dei pad in gomma, tipici di molte batterie elettroniche, questo non accade, trasferendo tutte le vibrazioni sulla bacchetta e di conseguenza sulle nostre braccia, cosa che a lungo andare può provocare gravi danni alle articolazioni delle mani e dei polsi. Ti posso assicurare, usandole personalmente, che queste Zildjian Anti-Vibe riducono significativamente la quantità di vibrazioni mentre suono la mia batterie elettroniche, limitando i danni e aumentando così il comfort.


Qualche consiglio per gli acquisti…

In questa lista ho cercato di inserire taglie e marchi da me testate nel corso della mia carriera, a te provarle e trovare quelle che più di danno confort.


5A

Vic Firth American Classic

Zildjian 5A Wood Natural

Vater Hickory Los Angeles


7A

Vic Firth American Classic Hickory

Pro Mark White Oak

Vater Hickory


2B

Vic Firth American Classic Hickory

Pro Mark White Oak


8D

Vic Firth American Classic Hickory

Vic Firth American Sound (Punta tonda)

Vic Firth American Jazz 3 Long Taper


1A

Vic Firth American Classic Hickory


3A

Vic Firth American Classic Hickory

Zildjian Wood Natural


5B

Vic Firth American Classic Black Hickory

Pro Mark LA Special


Bacchette extra sottili

Vic Firth American Jazz 5 Hickory

Vater BeBop 500 Maple


Le classiche bacchette non sono le uniche che puoi usare per suonare la batteria.

In un altro post ti parlerò delle Spazzole, delle Hot Rods e dei Mallets.

Alla prossima.

Mauro De Paulis

(Batterista, insegnante, polistrumentista, compositore e arrangiatore)

 
 
 

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